Armonia cromatica: 7 schemi per palette colori impeccabili

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In un altro articolo ho parlato sull’importanza di scegliere i colori giusti per il tuo brand, accennando al concetto di armonia cromatica o teoria del colore. Si tratta di uno studio che ci permette di identificare quali colori sono affini e coerenti tra di loro a seconda dell’effetto che vogliamo avere sui nostri utenti.

Il primo a sperimentare questo concetto fu Isaac Newton, quando notò come i prismi riflettessero un arcobaleno di colori. Cominciò a classificarli in svariati modi, finché non giunse alla soluzione definitiva: la ruota dei colori, strumento che ancora oggi utilizziamo nell’ambito del design. Da quell’idea, rivoluzionaria per l’epoca, sono nati tanti studi che hanno portato alla teoria del colore.

Quindi, trovare combinazioni di colore attraenti e armoniose, oggi, non dipende più dal gusto personale o dall’improvvisazione, ma da veri e propri strumenti scientifici. Anche se non abbiamo l’occhio visionario di Leonardo Da Vinci o l’estro artistico di Picasso, possiamo anche noi fare un buon lavoro.

La ruota dei colori

La ruota dei colori classifica i colori come primari, secondari e terziari. Come sappiamo fin dalle elementari, i colori primari sono il rosso, il blu e il giallo. Da tutti questi hanno origine tutti gli altri colori sulla ruota. I colori secondari sono, quindi, un mix di colori primari e includono il viola, il verde e l’arancione. I colori terziari, invece, vengono creati miscelando un colore primario e un colore secondario e ci portano ad avere colori come il ciano, il magenta e l’oro.

Negli standard moderni, la ruota dei colori include solo 12 differenti colori, questo perché sarebbe stato impensabile inserire i circa 10 milioni di colori che possiamo percepire con i nostri occhi. La grandezza di questo sistema di classificazione sta nell’organizzazione dei colori:

  • i colori primari si trovano equidistanti fra di loro;
  • i colori secondari si trovano a metà strada tra i colori primari che li creano;
  • i colori terziari riempiono lo spazio rimanente.

Seguendo i 7 schemi che ci avviamo ad analizzare, è possibile abbinare i colori in maniera impeccabile, in base alle relazioni spaziali.

N.B.: Come vedrai nelle immagini seguenti, è possibile selezionare anche delle differenti tonalità dello stesso colore. Il risultato non cambia.

1. Colori complementari

Lo schema complementare è il più semplice e immediato. I colori selezionati, sono quelli che si trovano uno di fronte all’altro su una ruota dei colori. Basta tracciare idealmente una linea retta da un colore all’altro della ruota.

Hanno la caratteristica di essere abbastanza divergenti, quindi un uso troppo frequente potrebbe far storcere un po’ il naso. Tuttavia, è un’ottima soluzione per enfatizzare alcune parole, frasi o call-to-action.

2. Complementari divisi

Lo schema dei complementari divisi (o split complementari) parte dal concetto dei colori complementari. Quindi tracciamo un’ipotetica linea retta da un colore all’altro, solo che, invece che il colore di destinazione, usiamo i due colori che vi stanno a fianco.

I colori complementari divisi hanno lo stesso impatto dei complementari, ma la divergenza di colore è sensibilmente più sottile, risultando più armoniosi e meno contrastati l’uno dall’altro. In questo caso, possiamo abbinarli bene con più frequenza all’interno dei nostri elaborati.

3. Analoghi

I colori analoghi sono quelli che si trovano uno accanto all’altro sulla ruota dei colori. Quindi scegliendo il primo colore, selezioniamo anche quelli che stanno alla sua destra e alla sua sinistra.

L’effetto cromatico che danno è quello di trovarsi davanti ad un bel panorama. Risultano rilassanti e dolci nella loro armonia, senza che nessun colore prevalga sugli altri.

4. Triade

La combinazione di colori a triade (o triadica) si realizza immaginando un ipotetico triangolo che si muove sulla ruota dei colori. Cominciamo col tracciare una linea retta da un colore con un angolo di circa 90°. Come vediamo nell’esempio, si collega al viola. Poi, facciamo la stessa cosa partendo dal viola. In questo caso troveremo l’arancione.

I colori che troveremo grazie a questo schema, sono solitamente vivaci e accattivanti, proprio perché molto diversi fra di loro. Il mio suggerimento è quello di scegliere quale sarà il tuo colore principale e usare gli altri due in maniera meno prominente, ma senza limitarti troppo.

5. Rettangolo

Lo schema a rettangolo segue la stessa filosofia di quella a triade, solo che useremo un rettangolo (appunto) al posto del triangolo. La cosa interessante di questo metodo è che otterremo ben 4 colori da utilizzare per i nostri elaborati. Come per lo schema a triade, ti consiglio di identificare un colore principale. È un sistema complesso da gestire, poiché le variazioni di colore sono molte (4 colori in grafica sono un’enormità). Vanno quindi gestiti con estrema parsimonia.

La particolarità di questo genere di combinazione è che alterna colori caldi a colori freddi, il che dona al tuo design un grande impatto emotivo.

6. Quadrato

Lo schema di colori quadrato è molto simile ai due visti precedentemente. Come il rettangolo ci mette a disposizione 4 colori. Quindi valgono le stesse regole: scegliere un colore principale da usare in maniera dominante e utilizzare gli altri tre per accenti o per spezzare la monotonia.

7. Monocromatici

Già il nome parla da sé: monocromatici, un solo colore. Immaginiamo di vedere una foto in bianco e nero o color seppia. Riusciamo tranquillamente a distinguere le forme, le ombre, le tonalità e la profondità, anche se mancano i colori.

Di base si sceglie un solo colore sulla ruota dei colori e si gioca solamente con saturazione e luminosità di quel colore iniziale. Questo conferisce fascino e mistero ai tuoi elaborati.

Strumenti utili per la scelta dei colori

Esistono degli strumenti gratuiti che ti permetteranno di trovare la giusta palette colori per il tuo prossimo progetto. Soprattutto Adobe Color, lavora secondo gli schemi che abbiamo visto in questo articolo.

  • Adobe Color – Strumento avanzato che permette di creare palette armoniche basate sulla teoria del colore.
  • Coolors – Generatore automatico di palette con possibilità di personalizzazione e salvataggio.
  • Canva Color Palette Generator – Utile per ottenere palette dai colori di un’immagine caricata.
  • Khroma – Un’IA che suggerisce palette personalizzate in base alle preferenze dell’utente.

Conclusioni

Avere le basi di armonia cromatica è, per un designer, come saper solfeggiare per un musicista. È una skill imprescindibile, poiché non solo permette di ampliare le nostre vedute, ma ci consente di risparmiare tempo in prove e “controprove” inutili.

Tu quale schema preferisci? Scrivilo nei commenti!

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